1.Introduzione

      Le problematiche dovute all’emissione di odori nei pressi di zone residenziali, da parte di impianti industriali, possono configurarsi sia come fastidio per i cittadini, ma anche come problemi per l’industria stessa, poiché un’esposizione prolungata a fattori stressanti, come può essere un cattivo odore, implica una costante percezione del rischio \cite{v2021}  e di conseguenza può portare a lamentele \cite{BRANCHER20171531}. Ciò detto, un buon monitoraggio degli odori prodotti dagli impianti è propedeutico alla progettazione di metodi per la prevenzione, controllo e mitigazione delle pressioni. Pochi studi sono stati svolti sulla valutazione del fastidio provocato dagli odori, e molto spesso le analisi svolte si riferiscono a brevi periodi di tempo. Ci si è sempre soffermati sull’impatto degli odori, che però non è da confondere con il fastidio provocato. La tendenza di un odore a provocare fastidio è determinata dai parametri FIDOL: frequenza (F), intensità (I), durata (D), offensività (O) e posizione (L).\cite{NICELL2009196},6]. Per valutare con precisione la presenza di odori molesti sarebbe molto utile quindi coinvolgere nella raccolta dei dati anche gli abitanti dell’area interessata (Citizen Science)\cite{arias2018new}, questa metodologia però è dispendiosa in termini sia economici che di tempo. Al momento i metodi basati su ispezioni sul campo più affermati sono due: utilizzo di valutatori addestrati o  di questionari distribuiti ai cittadini, per risparmiare tempo si ricorre a modelli di dispersione atmosferica. Nel tempo si sono evolute tecniche miste che cercano di combinare metodologie diverse al fine di produrre risultati più precisi e oggettivi, obiettivo centrale nell’analisi degli odori, poiché ogni persona reagisce diversamente ad essi. Tali tecniche risultano necessarie nel caso di emissioni odorigene, come nel caso studio, dovute a impianti di trattamento delle acque reflue, composte da diverse componenti odorose che sono difficili da scomporre e analizzare singolarmente \cite{GOSTELOW2001579}, per questo motivo non esiste un metodo univoco che possa essere sempre utilizzato, ma caso per caso si deve definire un metodo di analisi adatto.\cite{giaquinto2021}

2. Caso studio

   2.1 Area indagata

       La ricerca prende in esame il disturbo da odore per la comunità prodotto da un impianto di trattamento delle acque reflue (WWTP). Nelle vicinanze dell’impianto sono situati diversi recettori sensibili e di cittadini.  In particolare ci troviamo nelle vicinanze di uno stabilimento balneare, un centro medico, una zona residenziale e diverse attività commerciali.(Fig. 1)