Tali sistemi dissalano le acque applicando campi elettrici al canale di alimentazione e rimuovendo così gli ioni di sale mediante processi come l’elettro-migrazione (nella ED) e l'elettro-adsorbimento (nella CDI). L'ED si basa su membrane a scambio ionico spesso molto costose per desalinizzare i flussi di alimentazione. Al contrario, una cella CDI convenzionale è costituita da due elettrodi di carbonio nanoporosi poco costosi. \cite{presser2018}. Cosicché negli ultimi anni si sta facendo largo l’attenzione verso la CDI per le applicazioni di desalinizzazione dell’acqua. La CDI è una tecnologia “non-energy intensive” in grado di rimuovere specie ioniche da soluzioni acquose. In una cella CDI gli elettrodi vengono caricati con una tensione di cella tipicamente pari a 1-1.4 V e gli ioni di sale presenti nell'acqua di alimentazione migrano in doppi strati elettrici (EDL) lungo le superfici dei pori, rimuovendo il sale dall'acqua di alimentazione (Fig.2). Gli ioni di sale sono trattenuti elettrostaticamente nel doppio strato fino alla fase di scarica, dove l'alimentazione esterna è in cortocircuito o la sua polarità è invertita \cite{it}.