Conclusione
L’elevata complessità del sito, dovuta all'ampia e variegata contaminazione del suolo e delle acque sotterranee, alle sue dimensioni, alla vicinanza ai recettori locali e ai servizi, renderebbe antieconomico un approccio convenzione di bonifica. In accordo alla normativa italiana, D.lgs. 152/2006 sull'individuazione delle migliori tecniche di intervento a costi sostenibili, l’utilizzo di ACS è risultata la migliore scelta. Sebbene ci siano diverse opzioni di interventi di messa in sicurezza attualmente disponibili, rende utile capire quali sono i benefici e svantaggi non solo dell’impiego e la disponibilità di questi ma anche delle caratteristiche del sito inquinato. Per concludere, è stato evidenziato l’impiego di alcune delle tecniche di messa in sicurezza di cui sopra menzionate in un caso studio e i principali criteri elencati dalla normativa di riferimento relativa a questi interventi.