do delle bonifiche e sensibili al tema della sostenibilità. Dal 2013 è GdL di RECONnet (Rete Nazionale sulla gestione e la Bonifica dei Siti Contaminati), per promuoverne i concetti di bonifica sostenibile tramite \cite{surfitaly2013} :
Tra le attività svolte dal gruppo di lavoro c’è la redazione di un Libro Bianco (“Sostenibilità delle bonifiche in Italia”), in cui sono enunciati i principi, l’ambito di applicazione e le principali linee di attività che connotano un approccio sostenibile al processo di bonifica. Il documento è rivolto a tutte le parti interessate ed è volto a supportare i principi di salvaguardia della salute umana, di conservazione del territorio e di sviluppo sociale ed economico.

Applicazione dei principi di sostenibilità

Il quadro attuale di tecnologie di bonifica e messa in sicurezza vede scavo e smaltimento quali pratiche più comuni per il trattamento del suolo e pump & treat e barriere di confinamento fisico per il trattamento della falda. Minormente utilizzati a livello nazionale sono i trattamenti termici, le barriere permeabili reattive e i sistemi di phytoremediation, i quali, pur essendo maggiormente sostenibili, vengono ignorati a causa del desiderio di una soluzione rapida e semplice seppur associata a costi elevati, grandi emissioni di gas a effetto serra, notevole produzione di rifiuti, utilizzo di risorse naturali non rinnovabili e notevole rumore e polvere in loco. Per evitare che ciò avvenga, L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha realizzato una matrice di screening come strumento di supporto alle decisioni nella selezione delle tecnologie potenzialmente applicabili in fase di elaborazione di un progetto di bonifica. La matrice, in continuo aggiornamento, prende in considerazione 38 tecnologie in situ ed ex situ per la bonifica del suolo e delle acque sotterranee. Le variabili utilizzate includono tempi, necessità di monitoraggi a lungo termine, limiti ed applicabilità e, ove disponibili, casi di studio.