Quelli che invece sono i principi da seguire e da applicare sempre, nell’ambito di una verifica di sostenibilità, sono:
- Principio 1: Protezione della salute umana e dell’ambiente;
- Principio 2: Procedure di lavoro sicure;
- Principio 3: Scelte coerenti, chiare e riproducibili, basate sull'evidenza;
- Principio 4: Documentazione trasparente.
- Principio 5: Coinvolgimento degli stakeholder.
Prima di definire i metodi e gli strumenti utilizzabili, risulta conveniente stabilire l’approccio migliore da utilizzare in funzione della dimensione dell’area impattata e della complessità o livello di rischio dell’intervento di bonifica, anche al fine di evitare indagini e analisi eccessivamente approfondite laddove non necessarie. Generalmente si utilizzano tre livelli:
- Il primo, qualitativo e utile per inquadramenti e pianificazione delle attività, individuazione di vantaggi/svantaggi;
- Il secondo, che combina il primo livello con una valutazione semiquantitativa, in cui si individuano pesi o classifiche delle strategie.
- Il terzo, che combina il primo livello con una rigorosa valutazione quantitativa, sovente basata sulla valutazione del ciclo di vita delle opzioni progettuali individuate. Questo è il più oneroso in termini di tempi, costi e computazioni.