Introduzione e metodi di analisi utilizzati
L'aumento del petrolio, la carenza di combustibili fossili e problematiche connesse all'ambiente, pongono numerosi interrogativi su quale possa essere il giusto percorso da effettuare nell'ambito della produzione energetica. L'ambiente sembra essere in continuo affanno nonostante già nel 1997 con il protocollo di Kyoto, si sono delineate le linee guida per ridurre le emissioni dei clima-alteranti che impattano negativamente e significativamente: le cause e gli effetti dei cambiamenti climatici sono stati a lungo dibattuti da scienziati, opinion leader e politici, e si concorda sul fatto che i rischi siano di fondamentale importanza, sollecitando quindi azioni urgenti nella prospettiva di una società a basse emissioni di carbonio, che comporta una riduzione dell'impatto delle attività umane sul clima abbattendo le emissioni di gas serra (GHG) e riducendo il consumo di combustibili fossili \cite{Zanon_2013}. Infatti, all'energia prodotta attraverso fonti non rinnovabili, si imputano tali alterazioni (quale anche il surriscaldamento globale), le quali destano non poca preoccupazione. Tale problematica ha portato gli esperti ad effettuare diverse analisi su quale potrebbe essere il modello da impiegare nel campo energetico per ottenere compatibilità ambientale. L'obiettivo di questo studio infatti è quello di mettere a confronto sette diversi impianti al fine di perseguire con strade alternative, lo stesso obiettivo ovvero ottenere energia. Tale analisi è stata condotta considerando: impianto a carbone, a petrolio, gas, nucleare, eolico, solare e idroelettrico: questi ultimi tre funzionano con risorse rinnovabili al contrario degli altri che fanno riferimento a risorse non rinnovabili \cite{Scannapieco_2014}.