e di conseguenza utilizzare un modello che ci consenta di selezionare tecnologie diverse attraverso fonti che non si esauriscono e non producono pressioni negative e significative, si fa sempre più strada verso uno scenario futuro. Attraverso lo strumento LCA (valutazione del ciclo di vita) e mediante l’analisi AHP, sono state valutate le varie alternative, facendo riferimento a diversi criteri che ci consentissero di stimare un risultato in un’ottica sostenibile. Il metodo LCA consente di ripercorrere gli step fondamentali della vita di ogni singolo impianto così da identificare i vari flussi che entrano nel sistema. L’analisi AHP è una tecnica multi-criteriale per le analisi delle alternative ed è di tipo gerarchico in cui il sistema di valutazione è costituito da un albero di valutazione, criteri e sotto-criteri e dai pesi delle alternative. Essa è stata condotta sia a scala locale, dove gli effetti possono interessare il traffico o il rumore, ma anche a scala globale, in cui le conseguenze sono i possibili cambiamenti climatici. Secondo le linee guida italiane del DPCM 27/12/88 sono stati valutati 8 comparti coinvolti in impatti diretti, ed ognuno di questi ha fatto riferimento a diversi indicatori : attraverso questi ultimi e la loro determinazione di importanza relativa, effettuando un confronto a coppie, sono state confrontate le varie alternative (es. produzione di rifiuti, posizionamento impianti,…) assegnando un punteggio. Dalla somma di tutti questi ultimi per ogni criterio è emerso il punteggio finale per ogni alternativa. I pesi su scala locale e globale che si sono ottenuti sono stati messi rispettivamente pari a 0,6 e 0,4. In definitiva quindi, si ottiene un punteggio di impatto ambientale fondamentale per gli studi di VIA \cite{Scannapieco_2014}.