Gli strumenti di campionamento e i risultati delle analisi olfattometriche
La campagna di campionamento è stata eseguita in un impianto di depurazione a scala reale. Il punto di prelievo dei campioni è rimasto costante per tutta la campagna ed è stato localizzato presso l’unità di trattamento dei fanghi da depurazione, ovvero la frazione più solida che viene allontanata dal liquido depurato. Allo scopo di evitare la contaminazione dell’aria prelevata, il campionamento è stato eseguito mediante la tecnica del “polmone”. Tale tecnica prevede che la sacca di campionamento sia inserita in un involucro rigido; nell’intercapedine tra l’involucro e la sacca viene creato il vuoto mediante una pompa che aspira aria; questa operazione permette alla sacca di riempirsi del campione gassoso da analizzare. Le analisi olfattometriche sono state condotte da quattro persone specializzate presso la stessa sede in cui è localizzato l'impianto, utilizzando uno strumento standardizzato, detto olfattometro, con il semplice metodo del “sì/no”. Questo metodo, presentato dalla già citata normativa europea, prevede che ogni persona indichi se percepisce o meno l’odore del gas, premendo un pulsante. Le sacche utilizzate per il campionamento avevano una capacità di 30 litri ed erano costituite da tre diversi materiali plastici (Nalophan, Teflon e Tedlar) per i quali variava semplicemente lo spessore. I campioni sono stati prelevati ogni giorno per 7 giorni per un totale di 21 campioni. Ogni campione è stato analizzato in laboratorio mediante olfattometria dinamica dopo 3, 7, 14, 30 e 40 ore dopo il campionamento per un totale di 105 concentrazioni di odore determinate.