Oltre a ciò, la preoccupazione verso l’inquinamento degli odori è in costante crescita a seguito dell’industrializzazioni. Pensando, come in questo caso, alle emissioni di odori multi-sorgente, il fastidio che ne deriva da un’area industriale è veramente alto. Spesso non sono utilizzabili analisi chimiche comuni o misurazioni della concentrazione stessa di odore, perciò si ricorre, come uno studio italiano conferma, ad una combinazione di analisi olfattometriche e modelli di dispersione che consente sia la quantificazione delle emissioni di odori e sia il loro potenziale impatto nell’ambiente circostante. Per capire quanto un odore può essere fastidioso si potrebbe prevedere l’utilizzo di un modello di dispersione atmosferica che determina l’impatto olfattivo, le distanze approssimative ed eventuale collocamento e stima della massima emissione di odore incluse le tecniche di abbattimento. L’uso della modellizzazione, abbinata ad un corretto monitoraggio, risulta essere molto efficace per la progettazione di nuovi impianti volti alla più possibile minimizzazione degli odori.