2.2 Odore e influenza batterica nell'aria

L’inquinamento delle acque e la presenza di cattivi odori hanno sensibilizzato l'uomo verso  quelli che sono i rischi per la salute umana rispetto ad una problematica ambientale di portata mondiale, studiando i danni e le influenze dei batteri. Tra le problematiche prese in esame vi è la distanza di isolamento tra le discariche e gli obiettivi di isolamento delle acque. Degli studi,  infatti, hanno istituito dei modelli di intensità di perdite inquinanti e modelli di trasporto per l’isolamento dei batteri. Lo scopo di questi modelli è quello di andare a mitigare, rimuovere e ridurre la componente batterica nella zona aerata e del terreno dell’aria interessata. La distanza di isolamento, come dice lo studio, è stata calcolata in base a dei limiti inerenti alla qualità dell’acqua e ad alcuni aspetti idrogeologici. Lo studio ha riscontrato come queste distanze variano da 106m a 5,46km in falde acquifere di sabbia, 292m a 13,5km in falde acquifere di ghiaia e 2,4 a 58,7km in falde acquifere di ghiaia grossolana. Quindi nelle stesse condizioni, lo spessore della zona di reazione varia con la distanza.  \cite{_esonien__2019} 
Ad ogni modo sono numerosi gli studi effettuati atti alla comprensione dei fenomeni ambientali sulle caratteristiche di sedimentazione dei fanghi. Un ulteriore studio rivela come la comunità microbica dei fanghi delle acque reflue reagisce ad un passaggio seriale in presenza o assenza di una densità di corrente per una durata di 15 giorni attraverso degli elettori-bireattori. A seguito di una caratterizzazione effettuata si è riscontrato come la domanda di ossigeno chimico solubile aumenta e il fosforo era quasi totalmente rimosso. La componente dei microorganismi presenti ha avuto un aumento al passaggio seriale in tutti i reattori, trasmettendo la possibilità di ottimizzare le condizioni operative gestendo la durata e l’intervallo del passaggio della corrente. Questo approccio rappresenta così una vera e propria strategia che può essere utilizzata per risolvere dei problemi inerenti al rigonfiamento e formazione di schiuma dei fanghi, migliorando la sedimentazione dei fanghi e ad un trattamento delle acque reflue ottimizzato. \cite{ElNaker_2018}
Pertanto come abbiamo potuto notare ci sono continui rilasci di contaminanti emergenti nell’ambiente acquatico, e per mitigare o eliminare alcuni di essi ci sono delle alternative promettenti riguardanti l’uso dei processi elettrochimici essendo altamente efficienti per un minimo ingombro. Infatti tra gli inquinanti ricorrenti ci sono farmaci altamente consumati. I parametri riguardano inquinanti convenzionali e contaminanti emergenti, incluso l’utilizzo di un anodo sacrificale in alluminio. I parametri utilizzati studiati riguardano la densità attuale, la concentrazione iniziale e il tempo di trattamento dimostrando come essi influenzano in modo significativo il degrado degli inquinanti.  \cite{Ensano_2017}

3. Conclusioni

L’inquinamento delle acque è provocato non solo da materie organiche, ma anche inorganiche e fattori esterni e meno immediati, comunque derivanti da importanti interventi di monitoraggio sui corpi idrici all’interno di un ambiente naturale. La qualità elevata dei corpi idrici consentirà inoltre un’assenza di odore sgradito, impattando il meno possibile l’ambiente circostante. Con l’andamento preso e con questa sensibilità, che l’uomo sta dimostrando, si riusciranno ad avere non solo corpi idrici più puliti, ma anche una migliore vivibilità presso di essi, liberi di godere l’ambiente e di poter respirare a pieno.