Conclusioni

Il caso studio analizzato ha permesso di comprendere come il Bioventing sia una tecnologia adatta alla rimozione di idrocarburi (PHC) nei terreni contaminati. In particolare, si è evidenziata una capacità di degradazione abbastanza elevata per i terreni contaminati da benzina-etanolo, dati più modesti invece si riferiscono ai terreni contaminati da sola benzina. In sostanza la tecnica del Bioventing ha portato per tutti i campioni degli ottimi risultati in termini di rimozione dei contaminanti, anche se in tempi più lunghi. C’è da evidenziare che i tassi di biodegradazione del PHC ottenuti dagli esperti in condizioni di laboratorio possono essere di riferimento per i casi pratici. La tecnologia del Bioventing  può essere considerata quindi come un riferimento per la rimozione degli idrocarburi del petrolio , anche perchè risulta relativamente economica, soprattutto quando associata al SVE, in questo caso infatti è possibile utilizzare la medesima soluzione impiantistica per l’aspirazione e l’immissione di aria atmosferica.